Questo sembra proprio il periodo giusto per parlare di sicurezza degli investimenti e non di caramelle.

Perché ne parlano tutti.

Alcuni con competenza, altri a sproposito.

Prima di tutto una cosa: come ricordo sempre, avrete visto che in questi mesi carichi di eventi di ogni tipo, la BORSA scende e poi recupera con una certa velocità… ma non è una novità, anzi, è la sua caratteristica.

Dovreste imparare a “farci il callo”.

I cambiamenti di stato mettono comunque in crisi tutte le persone che, cercando sicurezza finanziaria tendono a identificarla in qualcosa di lineare, tranquillo, rassicurante… e magari solo e sempre in salita.

Ma quando parliamo di borsa e di finanza è del MERCATO che parliamo.

E il mercato per sua stessa natura vive di vendite, acquisti, prezzi, trattative, aperture, chiusure, cambiamenti, … lo dico a rischio di sembrare banale, perché va detto e ricordato.

Come in ogni mercato e come in ogni attività di “negozio” chi vende vuole semplicemente vendere, ma è chi compra che fa la differenza potendo stabilire il destino delle aziende di cui compra un prodotto … o un’azione.

Se compri fornisci ossigeno a quell’azienda/entità/organizzazione, se non compri invece no.

Comprare azioni o altri prodotti finanziari consente di far respirare bene le aziende che alla finanza chiedono iniezioni di fiducia per svilupparsi, generare innovazione, posti di lavoro… e ricambiare la fiducia restituendo maggior valore.

 

Tuttavia non finisce qui, perché se dai 10 euro ad un bambino e lo mandi a “far la spesa” senza averlo prima educato, ti torna a casa solo con tante caramelle. Prende quello che piace a lui/lei e lo fa perché è influenzato dai colori, dalla pubblicità e dagli altri bambini con analoghi stimoli.

 

Se da adulti ci avviciniamo impreparati alla finanza, quel bambino che è in ognuno di noi e che tende a cercare sicurezza in modo istintivo, potrebbe rischiare di comprare solo caramelle finanziarie, cioè quelle formule finanziarie proposte a gran voce dai mercanti come opportunità golose e imperdibili, ma che, prese nelle quantità proposte dal mercato rispetto alla nostra capacità di digerirne le conseguenze, rischiano di farci venire il mal di pancia.

E spero che nella metafora sia chiaro a cosa mi riferisco.

 

Ed ecco allora perché è bene ricorrere ad una figura che sappia educare quel bambino -che rischierebbe di riempirsi di cose dolci, ma indigeste- a fare acquisti “UTILI”, magari con qualche caramella … ma solo qualche.

 

Non è un caso se, chi scrive quello che state leggendo, ha fondato la figura del consulente controemozionale.

Lo scopo che mi sono dato è, lo dico a chi mi conosce da poco, e di affiancare i clienti per consentire loro di SCEGLIERE bene come orientarsi nel settore finanziario evitando dolci, ma amare, indigestioni.

 

Sante