Se vuoi essere seriamente rivoluzionario devi avere in mente un PROGETTO alternativo o un’importante correzione a ciò che vuoi rivoluzionare e cercare di capire se hai un seguito.
Perché se ce l’hai significa che il tuo pensiero, la tua idea, sono condivisi da altri. Se apri una strada e ti accorgi che qualcuno la segue significa che ciò che stai facendo trova un consenso e che quel consenso potrebbe dimostrare che il tuo pensiero ha dei punti in comune con quello di chi ti dà ascolto … e che non hai fatto “altro” che offrire lo spunto iniziale, prendendo il coraggio di cominciare tu quella “rivoluzione” … dando l’esempio.
Se questo è vero allora anch’io mi sento un po’ rivoluzionario perchè, essere un consulente contro emozionale, da una parte segue un mio naturale orientamento cui ho dato semplicemente modo di manifestarsi, dall’altra è anche diventato uno stimolo al cambiamento di visione anche per i miei colleghi e per molti clienti che, da quando ho cominciato a parlarne, hanno manifestato un certo interesse e gradimento per questa mia attenzione verso gli altri.
Ora, tornando alle rivoluzioni, credo sia però necessario intendersi sul loro scopo e sul senso positivo o negativo che possono assumere. Vi sottopongo quindi una vicenda accaduta qualche settimana fa nel mondo della finanza. Un caso che deve far pensare e riflettere.
Avrete sentito parlare di GameStop e dei suoi balzi in borsa (la vicenda è nota e potete facilmente approfondirla inserendo il nome nel motore di ricerca di Google). È successo che un gruppo di persone ha attirato l’attenzione su GameStop inducendo una particolare forma di manipolazione del mercato e mandando in crisi gli addetti ai lavori del mondo della finanza, facendo salire in modo impressionante il titolo.
Ma, è bene chiedersi, quali addetti ai lavori hanno reagito così e che senso abbia sia il loro sbigottimento, sia l’azione che li ha sbigottiti.
Provo a guidarvi nella lettura di questo caso: come sapete accade che alcuni di coloro che abitano la finanza ne manipolano i percorsi speculando o provocando speculazioni (come ho avuto modo di accennarvi alcune volte in modo critico).
Questa volta è successo che questi stessi manipolatori “di professione” si sono visti “soffiare il lavoro” da un gruppo di utenti di Reddit che (senza che si sappia il loro vero scopo), ha di fatto imitato la parte negativa del settore (quella che io detesto perché rovina la reputazione dei veri consulenti finanziari) e ha agito per far crescere un titolo destinato a lasciare il campo. Hanno in altre parole generato una di quelle “bolle” destinate a far male appena scoppiano.
Quel gruppetto pensava forse di fare una rivoluzione e di andare così contro ad un sistema.
Ma hanno ahimè adottato un comportamento che strizza l’occhio agli speculatori anziché dar loro un metaforico “pugno nell’occhio”.
Se vuoi contestare cattivi comportamenti devi essere capace di produrre l’alternativa che agisce in modo opposto, più corretto e comunque migliore in senso positivo. E per me il senso positivo è quando riesci a indirizzare un sistema verso scopi che arricchiscono la comunità intera, magari facendolo una persona alla volta. Anche se la mia natura riconosco essere anche troppo romantica, sono determinato a influire sul sistema di cui faccio parte per migliorarne gli aspetti “umani” e per demolire e stanare invece i comportamenti e le “strategie” di quei pochi (ci sono dappertutto) che speculano sulla testa di chiunque per i propri interessi.
Per migliorare un sistema e renderlo più etico è necessario conoscerlo bene evitando di agire secondo emozioni estemporane e che possono rivelarsi dei boomerang.
Ve lo dice un consulente contro emozionale che fa di nome Sante.
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