Lo confesso, questa figura non esisteva fino a quando non ho deciso di analizzare da fuori il compito che da tempo mi sono dato come PERSONA e come professionista.

Dal punto di vista tecnico sono un consulente finanziario come ce ne sono tanti. Ma questa professione, come altre, quando la svolgi puoi farla o solo sul piano tecnico, seguendo freddamente una sorta di manuale comune a tutti coloro che fanno quella professione, oppure la pratichi applicando anche un altro manuale non scritto se non nel tuo CUORE.

Almeno a me piace lavorare così.

Senza voler sembrare eccessivamente romantico, io intendo questa professione come un mezzo per entrare in “contatto” con le persone, e non mi piace che questo avvenga solo per farmi affidare dei capitali da gestire … No … a me piace l’idea che se ti devi fidare di me e io di te dobbiamo anche parlarci e conoscerci. Conoscendoci possiamo decidere di fare un percorso insieme, ognuno con il suo ruolo.

Non è obbligatorio, ma conoscendoci tu ti puoi fare un’idea di me e di come la penso e di come mi comporto e io posso cercare di CAPIRE quale parte del mio lavoro posso dedicarti e quali SCELTE farti fare.

Anche perché la scelte che ti farò fare sono il tuo futuro, ma anche il mio. Io ci metto la mia conoscenza e tu il tuo denaroMa poi a scelte fatte io sono sempre lì con te … se ti fa piacere.

Altrimenti sono comunque costantemente in contatto con le scelte che ti ho fatto fare.

Il settore della finanza è un luogo per addetti ai lavori. Persone specializzate nella conoscenza dei meandri della finanza dove può provare a metterci il naso quasi chiunque, ma suggerirei di evitarlo … c’è il rischio di farsi male se non si è preparati. Comunque sia, c’è modo e modo di vivere la professione. 

La finanza non è fatta solo di denaro, ma anche di emozioni.

Quelle emozioni che si provano davanti ad accadimenti che possono o meno incidere sugli investimenti che hai fatto o che intendi fare. Emozioni che capita troppo spesso diventino oggetto di strumentalizzazione da parte di chi agisce nella finanza solo per il proprio interesse. Di solito accade a cura di persone o società o algoritmi che irretiscono la sete di guadagno di persone ingenue, credulone, impreparate … ed è qui che può avvenire quello che fa la differenza fra quelli che potremmo definire “professionisti dell’incasso” e un CONSULENTE FINANZIARIO CONTRO-EMOZIONALE: 

una definizione che ho coniato io perché mi rappresenta, perché da molti anni ho “importato” la mia personalità e le mie sensibilità nella professione con l’obiettivo di vaccinare dalle emozioni i miei clienti e in generale chi segue i miei interventi su Linkedin.

Chi mi conosce sa bene che può contare sul fatto che io non ho abdicato dalle emozioni umane, ma che anzi le utilizzo istintivamente per contrastarne la mancanza in un sistema che freddamente può riuscire a convincerti che una via sia corretta quando è solo un calcolo che, per sua natura, ignora l’individuo che lo osserva.

Con l’intelligenza artificiale ci posso anche “parlare”, ma poi decido io, perché conosco le sue debolezze. Ed è anche per questo che mi considero un Consulente Finanziario Contro-Emozionale, cioè un alleato dei miei clienti per ottenere risultati contrastando le emozioni indotte da un sistema che emozioni non ne ha.

A presto.

Sante