Sul tema delle emozioni e del contro emozionale ci devo tornare.
Devo spiegarlo bene.
Perché capita che il termine (da me coniato) orienti la mente di chi lo sente per la prima volta verso una sua lettura strabica.
Come sapete sono un consulente finanziario, ma è bene precisare che sono soprattutto una PERSONA, con le fragilità che hanno tutti.
Ma anche con l’abitudine personale e professionale a riconoscere le emozioni quando arrivano e a distinguere quando queste fanno parte della sfera dei sentimenti verso altre persone o invece della sfera delle emozioni che generano effetti sulle azioni da compiere verso cose materiali.
In altre parole io resto un consulente contro emozionale anche quando piango perché nel mio nucleo familiare accadono cose che non vorrei e sulle quali non ho potere alcuno. Solo che in quei momenti sono solo una persona abitata da emozioni che riguardano me e altre persone. Di solito quelle a me più vicine.
Ma resto un consulente contro emozionale perché quel genere di sentimenti e di emozioni, che nascono e si sviluppano nel mondo delle relazioni umane familiari o amicali, non hanno nulla a che vedere con lo spirito contro emozionale che entra in funzione quando le reazioni emotive si generano per SCELTE di carattere materiale, come spesso e plasticamente avviene, quando si tratta di scegliere come impiegare una risorsa economica.
Ragion per cui mi premeva sottolineare che anch’io, come ognuno di voi, piango, gioisco, mi arrabbio, mi emoziono… e queste sono emozioni che ognuno di noi è libero di gestire a piacimento.
La mia funzione di consulente contro emozionale si manifesta “semplicemente” come affiancamento utile per i miei clienti a non fare scelte dettate dalle emozioni quando “in gioco” c’è una risorsa economica, di cui va rispettata la provenienza e ben orientato l’utilizzo per il futuro.
Quando si tratta di temi economici infatti le emozioni prendono spesso strane vie, che rendono la persona coinvolta incapace di tenere a freno le proprie emozioni sulle questioni materiali.
Capita per esempio che non si badi a spese per acquistare un oggetto “iconico” costruito quindi solo su sovrastrutture ideali di scarso valore effettivo, e che si faccia fatica invece a comprendere l’importanza di spendere -magari la stessa cifra- per garantirsi un beneficio futuro utile per la propria famiglia o i propri figli.
Se qualcuno di voi volesse approfondire con me il tema della mia consulenza contro emozionale sapete che sono sempre a disposizione e sapete come raggiungermi http://www.ilconsulentecontroemozionale.it
Nel caso non mi trovaste disponibile magari è perché sto godendomi le emozioni che mi danno i miei figli.
Vi aspetto.
Sante
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