… e come guardi e come ascolti, dipende dalla tua formazione, dal contesto in cui nasci, cresci e vivi.
Qualche giorno fa ho assistito ad una scena che mi è apparsa come una metafora di quello che vedo accadere
quotidianamente svolgendo la mia professione.
Ero al parco con i miei figli.
Una signora seduta su una panchina fa un urlo e si alza con i piedi sulla panchina … le si era avvicinata una lucertola.
Un bambino che era a pochi passi e che avrà avuto 4 o 5 anni, vede la scena e si avvicina … prende con gentilezza in mano la mansueta lucertola e con la tipica gestualità dei bambini la porge alla signora come per dire “guarda non ti fa niente” …
Ma la signora prende e se ne va bofonchiando qualcosa su “questi bambini che non capiscono i pericoli …”
Quella scena l’ho letta subito come una divertente metafora in cui la lucertola è il mercato finanziario che, a seconda delle diverse esperienze e sovrastrutture che ogni individuo si costruisce, provoca in ognuno diverse reazioni.
Davanti al medesimo evento (la lucertola) due diverse figure si sono comportate in maniera diametralmente opposta.
E questo senza dubbio per via delle loro abitudini, attitudini o esperienze.
Ma resta il fatto che la lucertola era una lucertola e che la mia posizione di OSSERVATORE mi aveva consentito di notare e registrare “da fuori” i due diversi atteggiamenti, cosa che mi capita di fare anche quando incontro i miei clienti che, davanti ad un medesimo evento, hanno reazioni e comportamenti molto diversi.
La cosa non mi stupisce perché ormai so, da consulente contro emozionale, che è normale che accada.
Mio compito è soprattutto quello di far osservare “la lucertola” per quello che è … puoi prenderla in mano e gestirla anziché farti gestire dalle EMOZIONI che la sua visione possono provocarti.
La finanza (la lucertola) è sempre la stessa, cambia solo in funzione di cosa ci vedi o di come ti poni all’ascolto di quanto accade.
Siamo sempre lì, il punto è sempre lo stesso: le tue emozioni sono il frutto delle tue esperienze precedenti o delle INFORMAZIONI che hai trattenuto nel corso della tua vita e che -a parità di evento- ti fanno “leggere”, ciò che vedi o senti, in modi diversi … addirittura può succedere che se un evento si ripete uguale identico a distanza di tempo, ma sempre a te, se tu hai maturato altre consapevolezze … lo stesso evento lo rileggi in modo ancora diverso … e se lo ripeto in molte occasioni è perché ho conferme quotidiane che senza una guida “controemozionale” le persone tendono -a seconda dei casi- ad ingigantire o a sottostimare quello che vedono e che sentono.
Serve un EQUILIBRIO e a volte servono degli esempi: 19 ottobre del 1987, il Dow Jones perde 508,32 punti, pari al 22,6% della sua capitalizzazione, il più grande crollo “in un giorno” di tutti i tempi. La causa viene identificata nei trading system automatici, e in molti considerano quel crollo un fatto positivo per il ritorno alla normalità.
Meno di due anni dopo il Dow Jones registra un nuovo massimo. Quella caduta come andava letta?
Negativa, positiva o, più semplicemente come un evento fisiologico, come una febbre, prima e dopo la quale tutto ha un andamento regolare?
C’è chi si spaventa e scappa (perdendo), e c’è chi resta e attende di vedere cosa succede ancora… e di solito succede che tutto torna.
E voi? Come vi comportate davanti ad un lucertola?
Sante