A chi giova la lettura quotidiana nei TG degli andamenti di borsa?
“Giova” è una parola grossa. Diciamo che la lettura di quei “più”📈e di quei “meno”📉 del Nasdaq o del Dowjones può servire a far crescere il mal di pancia o l’euforia solo a chi scommette ogni giorno su quegli andamenti.
E chi lo fa non è un mio cliente.
Lasciate che vi dica una cosa che ho già avuto modo di dire più volte. Se avete degli investimenti finanziari, o se intendete farli, guardare ogni giorno l’apertura e la chiusura delle borse nazionali e internazionali non vi servirà, a meno che non disponiate di somme rilevanti e che vogliate rischiare di puntare quotidianamente su questo o quel titolo azionario come si fa col rosso e col nero della roulette … e se siete miei clienti o se volete diventarlo, quella di scommettere o sperare è un’attività che vi sconsiglio di fare.
Se volete farla però liberi tutti, anzi posso anche “aiutarvi” io stesso a farla (probabilmente con maggiori possibilità di successo) … ma dovrete mettere in conto di poter anche perdere quello che puntate e se perdete poi non lamentatevi.
Monitorare l’andamento dei MERCATI è un lavoro da addetti ai lavori, da delegare a professionisti che giornalmente fanno operazioni di compravendita sul mercato finanziario e che operano su livelli finanziari che non sono certo alla portata del piccolo/medio risparmiatore.
Un risparmiatore è una persona “prudente di costituzione” e investe con l’obiettivo di salvaguardare e far crescere il suo capitale attraverso una gestione finanziaria oculata. Per questo non avrà alcun vantaggio nel seguire gli andamenti quotidiani del mercato che potrebbe invece causargli solo inutili mal di pancia o temporanea euforia. Se il vostro consulente vi ha costruito un piano finanziario di medio lungo periodo, un motivo ci sarà … altrimenti non si chiamerebbe “piano”.
Se poi il consulente è anche un consulente contro emozionale allora potete stare certi che il piano che ha studiato e il modo che avrà di seguirlo sarà strettamente legato alle vostre caratteristiche sia emotive che finanziarie.
Come dicevo in un precedente articolo “ogni ofelè fa el so mestè”.
Per cui certe cose lasciatele fare ai professionisti, e pretendete da loro –semmai- la trasparenza e le spiegazioni che nel mio caso, non a caso, fanno parte del quotidiano modo di interpretare questo delicato lavoro che si basa sulla FIDUCIA e sulla COMPETENZA.
E non è un caso se ormai avete imparato a conoscere il mio “titolo” di consulente contro emozionale che sottolinea una caratteristica differenza e un impegno professionale che intendo continuare a marcare con forza perché so che chi mi segue e chi seguo, lo riconosce e lo apprezza. E questo “mi emoziona”, ma non mi fa distrarre. Anzi.
Un consulente contro emozionale sa muoversi e sa condurvi sia in un mercato in crisi sia in un mercato in buona salute, aiutandovi a gestire non solo il vostro portafoglio, ma anche le reazioni che potreste avere davanti alle dichiarazioni quotidiane dei vari TG o delle pagine di Borsa.
In sintesi, quando un’informazione finanziaria viene sbandierata ai cosiddetti “quattro venti”, chiedetevi sempre “perché?” … CUI PRODEST? A chi giova tutto ciò? Non certo ai risparmiatori oculati e prudenti … anzi.
Potrei arrivare addirittura a dirvi che quelle informazioni quotidiane sono proprio quelle che tentano di spingervi a considerare di giocare alla roulette.
Ma non ve lo dico.
Vi ricordo che in attesa del mio prossimo post potete anche chiamarmi.
Vi aspetto.
Sante
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