Perché questo titolo?

Perché mi sono accorto che dei molti articoli e post che sto dedicando a chi mi segue, ci sono forse dei contenuti che non ho ancora espresso con la trasparenza che probabilmente è necessaria.

Si tratta dei contenuti che mancano. Mancano e continueranno a mancare.

Ma capisco pure che se non vi accenno almeno quale sia la loro natura è come se non dicessi nulla e, anzi, potrebbe sembrare che io voglia nascondere chissà cosa.

Ciò di cui non vi parlo mai, e di cui mai parlerò se non con brevi accenni, fa parte del “lavoro pesante” che faccio dietro le quinte dei social … che poi è il mio vero lavoro, di cui è bene possiate solo intuire la presenza, ma che sarebbe complicato e inutile descriverne lo svolgimento.

È comunque “dietro le quinte” che l’efficacia e l’efficienza del mio operare prende la sua forma concreta e restituisce, a chi mi segue, quelli che, semplificando forse troppo, vengono chiamati risultati.

I CONTENUTI che non vedete, sono quelli che mettono sempre a dura prova, credetemi, chi come me si muove nel mondo della finanza con l’umanità e la responsabile preoccupazione di essere impegnato nel tutelare gli affidamenti dei propri clienti, nel scegliere le vie più giuste per far si che quanto “prèdico” corrisponda a come “razzolo”, nel ripagare -anche in senso lato- la FIDUCIA che i clienti mi riconoscono, nel far sì che la loro tranquillità economica sia tale anche quando mi dicono di essere disposti a rischiare.

E, a proposito del rischio, per fare in modo che questa parola non venga abbinata sempre e solo all’idea di PERDITA, ma che possa invece essere usata per affermare consapevolmente di voler affrontare “il rischio di portare a casa risultati interessanti”.

Se non vi racconto proprio tutto tutto è perché io sono ormai vaccinato verso molte delle cose che a molti di voi son sicuro farebbero venire il mal di pancia. Ve l’ho già scritto anche in altri articoli.

Comunque sia, per uno come me impegnato nella TRASPARENZA del suo lavoro, ritenevo necessario dirvi che se ci sono cose del mio operato che non capite fino in fondo è perché quelle cose potrebbero produrre in voi reazioni inutilmente ansiogene. Lasciate quindi che “i casini” vengano a me. Il mio lavoro è in buona parte anche quello per cui si usa spesso la metafora “togliere le castagne dal fuoco”.

E infatti, per come sono fatto io, desidero che voi possiate concentrarvi nel gustarvele le castagne, senza mai scottarvi.

Vi aspetto. È anche la stagione giusta.

Sante