Ve lo chiedo per curiosità e per invitare alla riflessione.
Provate a pensarci bene. Mi seguite perché “porto la cravatta” o perché stimate il mio lavoro e il mio modo di stare vicino ai vostri interessi?
Potrebbe sembrare una domanda retorica. E invece la faccio con un certo piglio provocatorio. Cosa che caratterialmente non mi appartiene molto, tuttavia ci sono momenti in cui credo che valga la pena cercare di provocare anche negli altri comportamenti più naturali e sinceri. E questo sì che sono io.
Credo che fra chi mi segue, soprattutto fra i miei clienti, si sappia che, se c’è una cosa che non mi piace fare, è cercare di sembrare chi non sono.
Sono necessariamente determinato a fare gli interessi di chi mi segue e di chi diventa mio cliente. Ma non sono un commerciale puro (non ditelo alla mia azienda). Mi dedico di più nel far comprendere alle persone quanto la forma sia sempre meno importante della sostanza e cosa si nasconda, in sostanza, dietro ad ogni forma con cui si manifestano le parole e le opportunità del settore finanziario.
Certo il mio lavoro mi porta ad essere nei fatti una figura che sta in mezzo fra finanza e finanziatori, fra investimenti e investitori. Ed è un terreno in cui chi vi si addentra potrebbe farsi distrarre “dalle cravatte dei suoi abitanti” che spesso le indossano proprio per attrarre l’attenzione sulla forma e per non doversi soffermare troppo sulla sostanza che, a volte, non saprebbero neppure argomentare con la profondità che servirebbe. E questo, scusate la modestia, è il contrario di quello in cui credo io.
Istintivamente quando parlo con un mio cliente sarei infatti portato a togliermi la cravatta con un gesto plateale, per cercare di fargli capire che sono una persona terrena, normale, vicina, con le sue stesse problematiche di vita, che pensa alla famiglia, al futuro, alle cose da fare a da non fare … e a trovare le persone di cui fidarmi e con cui poter condividere interessi e opinioni … e che io sono come lui/lei e se ho qualcosa in più è, semmai, la conoscenza approfondita del mio mestiere e delle informazioni che servono per usarne le opportunità e non per altro.
Ritengo di dover essere quello che mi sento di essere, assecondando la mia natura:
una guida nei labirinti di un sistema che ha in sostanza un solo prodotto chiamato denaro. Con una particolarità: è un sistema che senza di me, senza di voi, senza piccoli e grandi risparmiatori e senza persone che osservano come va il mondo cercando di farlo andare nel migliore dei modi, premiando investimenti e non altri … semplicemente non esisterebbe … ma se non esistesse ce ne accorgeremmo in senso negativo. Perché ognuno di noi, in veste di “investitore” o di risparmiatore che presta il proprio capitale per un determinato tempo a questo sistema, se noi non ci fossimo non ci sarebbe molto di quel moderno sviluppo o di quella ricerca in vari settori o di tecnologia su cui confidiamo per il nostro benessere generale, etc …
Chi ha avuto FIDUCIA in me e continua ad averla, spero sia perché il mio comportamento ed i risultati che ne derivano sono la miglior testimonianza che “da questa parte” c’è una persona seria, concreta, ma anche semplice e disponibile che, cravatta o meno, lavora sodo per fare in modo che sia sempre chiaro da che parte sto. Io lavoro per voi, che siate o meno miei clienti, che siate grandi o piccoli investitori … so di averlo detto molte volte in molti modi diversi. Ma soprattutto in questo momento, in cui sembra esserci una contagiosa confusione generale, intendo essere un punto fermo e tuttavia sempre attivo e concentrato.
A presto.
Sante
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