Quando sono nati i primi supermercati la novità, che risultava allora interessante, era che entravi, sceglievi dagli scaffali le confezioni pronte e l’unico contatto che avevi con una persona era quello alla cassa.

Non c’era il reparto del fresco.

Quindi non c’erano PERSONE che ti servivano la fettina, l’affettato più grosso/più sottile, il pezzo di formaggio delle dimensioni che volevi, la trota giusta per te ….Per creare una “semplificazione” del rifornimento alimentare avevano tolto le persone, tranne quelle alla cassa.

Già perché se non vuoi pagare il servizio ti devi accontentare di quello che c’è in confezioni standard tutte uguali, senza la possibilità di poter avere informazioni e di chiedere quello che vuoi.

Certo c’è l’etichetta, ma non è mai come poter chiedere ad una persona … e le persone prima o poi sentono l’importanza di potersi relazionare con qualcuno di fisicamente presente.

Dopo i primi entusiasmi quel SISTEMA dovette infatti ricorrere ai ripari. Si fecero sondaggi a profusione per scoprire una cosa che si poteva anche prevedere: le persone sentivano l’esigenza della presenza di un’altra persona con cui concordare l’acquisto parlandogli. Soprattutto per acquistare il prodotto fresco e “su misura”.

Beh, lasciatemi dire che la FINANZA dei nostri giorni sta percorrendo una strada simile: l’approccio alla finanza è sempre più richiesto e per andare incontro a molte richieste il sistema tende a semplificare l’offerta proponendo scaffali di opportunità preconfezionate, costruite secondo le necessità del MERCATO e solo apparentemente adattabili alle esigenze delle persone che intendono investire.

Avrete infatti notato il proliferare di proposte online che promettono un minimo impegno dell’investitore perché “a fare tutto” ci pensa un algoritmo più o meno attendibile, che in comune con le persone ha solo il fatto di rispondere ad un nome con cui, chi lo ha progettato lo ha anche “battezzato”. Ed è normale che in situazioni come queste le uniche persone che trovate disponibili siano poco più che dei cassieri.

consulenti invece sono figure professionali diverse, la cui remunerazione deriva sempre dal mercato, ma la cui funzione è quella di fornire ai propri clienti la “fettina giusta” e non quella preconfezionata.

Avrete seguito, nel recente servizio di Milena Gabanelli, il discorso sui consulenti e su alcune tipologie di investimento gestite da algoritmi, che seppur apparentemente approfondito, è stato ancora molto superficiale e molto parziale … ma di questo vi parlerò in modo puntuale nel mio prossimo articolo che sto preparando proprio per consentire, a chi mi segue, di entrare con molta più precisione in quanto ha detto la giornalista.

Vi posso anticipare che sottolineerò l’importanza della presenza e del VALORE di un consulente finanziario (soprattutto se dotato di capacità contro emozionali) al fianco di ogni investitore che desideri affrontare le variabili della finanza.

A presto

Sante