
Ognuno di noi ha la propria personalità.
È importante esserne consapevoli.
Chiarito questo, c’è da chiedersi cosa comporta la consapevolezza di come siamo intrinsecamente.
Probabile che si tratti semplicemente di accettare l’IDEA che intimamente siamo portati o a farci seguire o a seguire. Essere quindi una GUIDA di altri o decidere di vedere in altri una guida.
Può anche accadere di essere in entrambe le situazioni: un insegnante di matematica potrebbe seguire un maestro di musica e così via.
Provo a spiegarmi meglio.
Politica, religione, business, lavoro, famiglia… tutti plastici esempi di quanto esistano persone che vengono seguite da molte altre persone… Ognuno ha il suo seguito e il sèguito è sempre più numeroso del seguìto.
Ora però, prima di attorcigliarmi da solo fra i termini, e giustificare un vostro abbandono di questa lettura, vi dico perché vi parlo di “guida sicura”.
Dietro una persona considerata una guida sicura c’è quasi sempre il riconoscimento di una certa maturità, che porta con sé una constatabile stabilità emotiva, che deriva dall’esperienza che, a sua volta, si traduce in una particolare autonomia.
Nel settore della finanza, un consulente finanziario “di lungo corso” viene inevitabilmente visto come una guida e non succede a caso, perché porta con sé un vissuto professionale che gli consente di assolvere a quel compito, mai semplice, di dare FIDUCIA e indicare una via da seguire per raggiungere i propri scopi finanziari.
Mi viene da suggerire quanto segue: chi segue un consulente finanziario dovrebbe cercare di trasmettere a quel consulente la propria “personalità finanziaria” perché in quel modo –e solo in quel modo– si può generare un particolare pre-investimento che potremmo chiamare “fiducia”.
Una fiducia che dovrebbe funzionare a doppio senso di marcia, perché deve essere chiaro che, così come un consulente finanziario deve rispettare deontologicamente la propria professione e soprattutto le risorse di ogni cliente che gli si affida, così anche i clienti dovrebbero acquisire una certa abitudine a RISPETTARE le competenze di quella figura che hanno scelto come guida per le scelte da fare in ambito finanziario.
Più sono reciprocamente trasparenti e chiare le personalità in gioco, i compiti e le competenze … più è chiaro chi guida e chi è guidato.
Perché le responsabilità di una scelta devono potersi indicare con precisione. Perché se scegli una guida e poi vuoi guidare tu… se vai a sbattere mi sembra chiaro dove stia la responsabilità.
Sono consapevole che quanto ho scritto potrebbe far venire il mal di testa per i frequenti passaggi fra guide e guidati.
Ma preferisco farvi venire il mal di testa piuttosto che vedervi andare a sbattere senza aver chiara l’idea di cosa significa avere o essere una “guida sicura”.
E non è un caso se a dirvelo è un consulente contro–emozionale.
Vi aspetto.
Sante
Comments are closed.