
Mi avrete forse già sentito parlare di spinta gentile.
Sapete cos’è?
Semplicemente un termine con cui si identifica un modo per spingere indirettamente qualcuno a fare SCELTE che altrimenti non farebbe.
Per farlo, chi lo fa consapevolmente, usa spesso qualche incentivo.
Io che ho 4 bambini sono spesso “costretto” a usare la spinta gentile quando, per esempio, per riuscire a fargli mangiare la verdura, anziché sgridarli perché non la mangiano, gli prometto un giro in giostra, un gelato, etc. così loro la mangiano …
Come loro genitore, devo inventarmi spinte gentili tutti i giorni perché gli obiettivi dei bambini si assomigliano tutti: capricci e desideri che si alleano e ti assediano mascherati da pianti e lagnanze che sanno di ricatto.
Ma uscendo dalla sfera familiare riscontro che i capricci tendono a farli anche gli adulti e quando li fanno in un contesto finanziario (“voglio questo, voglio quei rendimenti, non voglio rischi, voglio tutto, …”) la questione torna ad essere quella di sempre:
non si può avere tutto, bisogna scegliere e saperlo fare, ma ci sono cose che per ottenerle devi spostarti da dove sei.Se vuoi andare sulla Luna non puoi restare sulla Terra, devi prendere un razzo.
Faccio un esempio di spinta gentile nella finanza.
Ci sono persone abituate a seguire investimenti “tranquilli” con rendimenti previsti e garantiti e fanno fatica anche solo a pensare di orientarsi verso scelte meno confortevoli anche se potenzialmente più remunerative.
In finanza, per smuovere in questo senso coloro che si lamentano della resa di quel “titolo statale” senza tuttavia scegliere di fare altro, vengono spesso proposti incentivi di vario genere per far spostare gli investimenti in precise direzioni.
Questi INCENTIVI sono motivati anche dal fatto che in termini economici “la coperta è comunque corta” e la finanza non può fare bene il suo mestiere se tutto è concentrato in un’unica rigida direzione.
Sapete infatti che la finanza serve anche ad alimentare lo sviluppo delle imprese.
In genere le imprese già quotate.
La finanza però osserva da tempo con interesse (che è anche l’interesse degli investitori e quindi anche dei miei clienti) anche le aziende non quotate, ma promettenti che magari stanno verificando la possibilità di quotarsi sul mercato.
Ed ecco che sono stati pensati gli ELTIF, acronimo di European Long Term Investments Funds.
Fondi di investimento chiusi, sottoscrivibili solo all’inizio dell’apertura del fondo e riscattabili in genere solo al termine del periodo previsto di durata del fondo, in genere almeno 5 anni.
Questo e altri vincoli (che potete chiedermi di illustrarvi quando e se lo riterrete interessante, chiamandomi) sono dati dal regolamento europeo, per rispettare lo scopo per cui sono stati pensati: sostenere imprese quotate e non quotate di piccole e medie dimensioni e puntare al loro sviluppo da cui far derivare i rendimenti degli investitori.
Motivo per cui almeno il 70% del capitale deve orientarsi verso società sotto i 500mln di euro di capitale ed esclude le imprese finanziarie e quelle che non risiedono nell’Unione europea.
Inoltre le imprese individuate possono impiegare al massimo il 30% del capitale raccolto in altre attività perché viene loro concessa una certa flessibilità nella gestione del fondo.
Ora io non posso qui invitarvi a sottoscrivere quel fondo (possiamo discuterne in privato), però vi posso dire che per aderire a quel genere di fondi il sistema finanziario ha previsto degli incentivi che fungono da spinta gentile (che posso descrivervi sempre in privato). Da consulente contro emozionale posso dirvi anche altro:
• gli incentivi non modificano le diverse aspettative di resa rispetto ai prodotti confortevoli cui potreste esser abituati, ma vi mettono nelle favorevoli condizioni di entrare in un fondo chiuso con uno spirito simile a quello delle imprese che verranno finanziate con quel fondo.
• partecipare a quei fondi significa rendersi conto in modo più diretto di quanto un finanziamento ad un’impresa (più imprese) sia fonte di stimoli positivi per le imprese altrimenti non ammesse al mercato azionario
• entrare in un fondo chiuso significa anche appartenere ad un ristretto numero di “ammessi” che a scadenza potranno non solo portare a casa rendimenti più interessanti, ma anche percepire l’entusiasmo delle imprese finanziate ed avere la consapevolezza di essere causa di quell’effetto.
Un coinvolgimento destinato ad un numero chiuso di persone.
• Partecipare gli Eltif potete anche considerarlo un addestramento al cambiamento del vostro stile di investitore e ad uscire dalle abitudini di scelte confortevoli, ma deludenti, senza per questo credere troppo nella fortuna che come sapete in finanza non c’entra.
In sostanza colgo l’occasione per farvi riflettere in generale su tutte quelle occasioni di acquisto di qualunque cosa (anche dei biscotti).
Ogni sconto, 3×2, regalo, etc che accompagna un prodotto è sempre da considerare una SPINTA GENTILE che ha lo scopo di farvi fare quella scelta.
Allenatevi a concentrarvi sul prodotto e sulla sua utilità per i vostri interessi o scopi, senza dare troppo peso all’incentivo.Se il prodotto lo gradite e lo trovate interessante e utile per voi, allora sì che quell’incentivo potrete considerarlo come conveniente per voi.
Se mi chiamate ve lo spiego meglio (anche questa è una spinta gentile!).
Sante
There are 2 comments on this post
Grazie, sempre interessante
Ciao Giovanni
Ti ringrazio
A presto un abbraccio