Sto parlando ovviamente del periodo di durata degli investimenti che chi si avvicina all’IDEA di investire il proprio piccolo o grande patrimonio decide di scegliere.

Non vorrei ripetermi troppo, ma evidentemente serve.

Serve perché sia chi è già seguito da me, sia chi ha intenzione di scegliermi come suo consulente, sia chi mi viene a leggere nel sito https://ilconsulentecontroemozionale.it/o su linkedin … ogni tre per due viene da me, mi chiama o mi scrive e solleva i propri personalissimi dubbi sull’opportunità di aderire a piani dinvestimento con portafogli personalizzati che contengano “prodotti” finanziari che prevedono un impegno di lungo termine.

La questione sta proprio nel termine “IMPEGNO”.

Quando si entra in un settore competitivo l’impegno è necessario (sapete che nel mio passato ho allenato squadre di basket e qualcosa in proposito so). 

Nello sport, come nella finanza, se vuoi giocare senza farti male devi essere allenato e preparato a resistere a sforzi prolungati.

Non è un caso che tutti gli sportivi abituati a vincere, quando si adagiano sugli allori e si allenano meno appena rientrano in campo si fanno male. Vincere richiede sempre impegno e consapevolezza.

Dalla metafora sportiva alla realtà finanziaria, chi abbraccia l’idea di investire i propri denari è necessario che sia preparato. In questo contesto essere preparati significa almeno due cose: 

• conoscere le regole (o farsi affiancare da chi le conosce per mestiere) 
• abituarsi a gestire le emozioni che questo settore genera quando ti trovi nella condizione di poter investire e credi in modo irrazionale che sia conveniente, o se qualche spinta emotiva interviene a farti pensare di vendere ciò che già possiedi solo perché ti giunge notizia che il suo valore è in calo.

Insomma, in altre parole, quando ti impegni in un investimento che ti viene detto da un consulente attendibile essere necessario debba durare (per esempio) 10 anni, è necessario che tu sia consapevole che la convenienza di quell’investimento è stato calcolato necessiti di quel TEMPO.  

Devi tu valutare prima se sei in grado di aspettare il tempo previsto oppure no. Se ritieni di poter attendere quel tempo fallo. Tuttavia nessuno può prevedere cosa potrà succedere alle tue esigenze durante quel periodo. E se dovesse succedere che sopraggiunga un’esigenza improvvisa che genera la tua esigenza di disinvestire… puoi farlo.

Devi però essere consapevole che potresti dover affrontare una perdita. 

Lungo o corto che sia il periodo previsto dall’investimento che ti viene sottoposto, sarai sempre tu a scegliere e sarebbe opportuno che tu lo facessi consapevolmente.

Anche questa spiegazione sento tuttavia di doverla integrare aggiungendo che i consulenti finanziari, soprattutto quelli controemozionali (io per ora ne conosco solo uno), ci sono proprio per consentirti di muoverti con una consapevolezza che da solo non potresti avere. 

E se il tuo consulente dovesse dirti cose molto diverse da quelle che ti ho appena scritto vedrai confermata la necessità di non accontentarti di un consulente qualsiasi. 

A buon intenditor…

Sante