
Non sempre abbiamo la possibilità di scegliere ciò che sarebbe meglio per noi.
Tra le scelte possibili ci troviamo a dover decidere tra ciò che ci sembra più opportuno e ciò che effettivamente è più opportuno, consapevoli che “ci sembra” è diverso da “è”.
Perché questa considerazione?
Perché oggettivamente quasi nessuna delle scelte che facciamo corrispondono esattamente al nostro IDEALE per cui è bene imparare presto a gestire ogni situazione contingente evitando di vivere nell’ansia del “chissà come andrà”.
Dobbiamo imparare in poche parole a farcela andar bene perché l’abbiamo scelta.Anche perché “non scegliere” corrisponde a stare fermi.
Scegliamo tutti i giorni e spesso scegliamo le stesse cose e le stesse azioni.
Proprio così!
Pensateci bene: molte delle nostre abitudini sono appunto abitudini, cioè dinamiche di un PERCORSO che abbiamo imparato a ripetere per evitare l’ansia di fare cose che richiedono un pensiero di approfondimento e delle scelte ragionate.
La nostra VITA tende ad avere un percorso lineare, programmato, prevedibile… sicuro (?).
E la società che abbiamo costruito l’abbiamo costruita proprio stabilendo regole e percorsi che, per convenzione, ci aspettiamo che tutti rispettino.
Essere prevedibili è un conforto per la nostra SOCIETA’ perché consente di programmare le attività sociali e di produrre i beni che sappiamo essere richiesti… E se non sono richiesti ci pensa la pubblicità e i social a farceli conoscere e desiderare… ma questo è un altro argomento.
Quindi, tornando al punto della scelta programmata e dei percorsi conosciuti e ripetuti, dobbiamo considerare che può succedere di trovarci davanti ad un percorso (prodotto, strada, scelta, emozione, …) che non siamo abituati ad affrontare o perché non lo conosciamo o perché lo abbiamo evitato in passato e oggi ce lo troviamo davanti come opportunità o necessità.
Cosa facciamo?
Se abbiamo il TEMPO e il modo per pensarci, ci diciamo che facciamo tutti i ragionamenti del caso… Del caso? Ma se non abbiamo mai avuto modo di sperimentare quella determinata cosa che ora è lì a farci gli occhi dolci… come facciamo a sapere se assecondare o meno il desiderio o la necessità che abbiamo davanti?
In questi casi entrano in gioco le EMOZIONI e a volte non ce ne accorgiamo neppure che sono proprio le emozioni a premere quei bottoni interni che non siamo abituati a gestire e che ci fanno fare o meno una cosa e il suo contrario, che ci fanno sentire appagati o in ansia etc. etc. …
E quindi che fare ?
… mi fermo qua…ognuno deve trovare le proprie risposte
Il mio compito è stimolare RIFLESSIONI in ambito finanziario e in questo articolo in particolare voglio porre l’attenzione sull’importanza del saper gestire una scelta e per sottolineare che quando dobbiamo o vogliamo fare una scelta in un ambito che non siamo abituati a frequentare, è opportuno cercare una guida di fiducia.
Una guida che sappia quello che non sappiamo noi e che, fra le sue qualità, ci sia la capacità di comprendere che potremmo essere confusi e quindi essere prede facili di chi ci potrebbe convincere della bontà di una scelta invece sbagliata… Una guida che non si approfitti delle nostre debolezze e che anzi ci sappia aiutare a scegliere con maggiore consapevolezza.
Avere a disposizione un consulente controemozionale nel settore finanziario serve anche a questo e mi azzardo a dire che serve soprattutto a questo.
Vi aspetto.
Sante
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