A proposito del concetto di restituzione, c’è un aspetto di questo gesto che mi piace farvi conoscere in un sua formula particolare, diversa da quella del progetto su cui ho promesso di coinvolgere chi lo gradirà.
Sempre di restituzione si tratta, ma fatta da chi, avendone la disponibilità, ha considerato importante restituire OPPORTUNITA’ di impresa a chi non ne aveva.
È una storia che ha dato il via al concetto di microcredito, la cui affermazione e diffusione è iniziata infatti con la Grameen Bank, nel 1976 in Bangladesh. Si trattava di una realtà finanziaria che erogava senza vincoli di garanzia, importi molto modesti a persone in difficoltà altrimenti escluse dal credito. Vale la pena sottolineare che la stragrande maggioranza di chi riceveva credito erano donne che in quel Paese erano (e sono) di fatto quelle che lavoravano, si ingegnavano per portare avanti la famiglia e Muhammad Yunus, ideatore e fondatore dell’esperienza Grameen (che ha ricevuto per questo il premio Nobel per la Pace nel 2006), decise che ci si poteva fidare della correttezza della povera gente di quel Paese, soprattutto perché donne e anche perché lavoratrici, creative, serie, oneste e molto orgogliose.
Donne che avrebbero utilizzato anche le piccole cifre concesse in prestito per dare il via ad attività commerciali, come produrre tessuti e alimenti soprattutto che avrebbero consentito la restituzione di quanto ricevuto. Per inciso va ricordato che in quell’esperienza tutti i prestiti erogati venivano onorati, a differenza di quanto accadeva (accade anche oggi qui da noi) per i prestiti più importanti erogati ad aziende e imprenditori avviati.
In Europa il microcredito si è poi sviluppato abbastanza velocemente innescando una nuova specifica sensibilità in merito alla tematica dell’inclusione finanziaria e sociale anche in seno alle istituzioni europee, nazionali e locali.
Ora non vorrei avervi confuso le idee sulla forma di restituzione di cui vi ho parlato io. L’esempio di Yunus è solo una delle tante formule possibili che, anche se non le conoscete, il mondo della finanza genera in continuazione.
Perché la finanza non è un negozio dove compri qualcosa, ma un luogo dove trovi l’opportunità di usare i tuoi soldi nel modo che trovi essere più congeniale alle tue aspettative, ai tuoi obiettivi, alle tue sensibilità … l’importante è affidarsi a chi può consigliarti in modo adeguato e professionale e che, oltre che spiegarti come agire, sappia ascoltarti.
La finanza non vende nulla. Sostiene semmai chi lo fa in modo profittevole, usando al meglio quanto la finanza gli mette a disposizione attraverso la vasta clientela –di cui ognuno di noi può far parte- che è sempre di fatto “azionista” del sistema in cui viviamo.
Se quello che vi restituisce il sistema finanziario cui avete dato fiducia, lo utilizzerete poi anche solo in minima parte per restituirlo a vostra volta investendolo in qualcosa che sentite vicino, utile, … allora la vostra restituzione creerà un circolo virtuoso per cui il sistema vi restituirà a sua volta, per esempio, la possibilità di curare qualcuno che altrimenti avrebbe difficoltà …
Come avrete capito (spero) tutto torna …
A presto.
Sante
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