La finanza non vive di tradizioni, tranne una: agire per  sostenere, seguire e sviluppare il VALORE delle imprese.
Certo non di tutte e certo non a caso. L’obiettivo della finanza è sempre quello di analizzare dove sia opportuno dare fiducia a imprese il cui destino è coerente con l’idea di sviluppo globale.
Che non necessariamente significa sempre e solo innovazione tecnologica.
Perché la finanza non vive di tradizioni, ma ha memoria e quando accade qualcosa che per le persone normali appare un imprevisto, la finanza – usando un certo tipo di memoria- prevede quali aziende date per perse riprenderanno a fare utili.
Sì, perché -se ci pensate- molte aziende che il PROGRESSO -inteso come novità- le aveva ai nostri occhi fatte diventare arretrate, poi qualcuna di queste è tornata alla grande.
La finanza queste cose le vede con un certo anticipo rispetto a chi non lavora nella finanza.
Per cui è abbastanza normale che le operazioni di finanziamento possano apparire tradizionali quando invece sono profondamente analitiche.
La finanza non decide quali aziende vivranno a lungo producendo utili interessanti.
Quello è il MERCATO che lo stabilisce, cioè chi compra. E badate bene che “chi compra” non è inteso unicamente come individuo, ma sono anche –e direi soprattutto- i Governi dei Paesi che generano relazioni commerciali che hanno poi ricadute in molte aree geografiche sia in termini di lavoro che di richiesta di materiali.
L’individuo è molto difficile che venga a sapere che l’azienda X sta facendo accordi per costruire dighe in giro per il mondo e che questo produrrà impiego diretto e indiretto di migliaia di persone, utilizzo di materiali per lunghi periodi, incremento del reddito -e quindi della spesa procapite- in determinati luoghi coinvolti dalle attività direttamente e indirettamente …
Da accordi che -per voi che mi leggete- sono molto  lontani geograficamente, scaturiranno reazioni positive e negative per centinaia di aziende che saranno coinvolte.
E questo significa che le persone saranno coinvolte, etc etc
La finanza gode di una rete di RELAZIONI che con largo anticipo forniscono suggerimenti su cosa sta per accadere in giro per il mondo … a nello spazio.
In altre parole non è che se sentite dire –solo per esempio- che “l’edilizia” è in crisi allora il cemento non ha più mercato, perché quando sentite dire certe cose dai TG dovete pensare che quelle sono informazioni che per la finanza rappresentano solo un rumore di sottofondo che rispetto alle dimensioni finanziarie sono come un giornale di paese rispetto ad un G7.
Le persone semplici sono spesso poco CONSAPEVOLI delle dimensioni cui fa riferimento la finanza e siccome la dimensione delle esperienze personali incidono sulle dimensioni delle SCELTE che si fanno, allora capita che si scelga solo per imitazione di ciò che si riesce a conoscere o che si è abituati a conoscere, e se ciò che conosciamo è “poco” quello che scegliamo ha oggettivamente ha “grandi limiti”.
È il motivo principale per cui molti investono in bot con rendimenti prossimi allo zero, ma solo perché lo facevano i loro genitori (ma un tempo i rendimenti erano molto più alti).
Oppure capita che non si investa in azioni solo perché ricordiamo di aver sentito dire che le azioni sono rischiose e perché  “fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio” …
Le persone che vivono di tradizioni in senso conservativo e conservatore, spesso non guardano le opportunità come tali e non impiegano la propria ENERGIA per osservare il mondo e trovare nuovi stimoli.
“Stessa spiaggia, stesso mare” diceva una vecchia canzone … ma era l’epoca in cui i mezzi di comunicazione non erano quelli di adesso … oggi con le stesse energie che impieghiamo per andare allo “stesso mare” dell’anno scorso possiamo andare in decine di altri Paesi e allargare di fatto i nostri orizzonti e conoscenze, confrontare le nostre credenze con i fatti reali che avvengono lontano da noi …
questo per dire che chi si rivolge alla finanza, impara a capire che la finanza fa scelte che si scoprono utili perché non segue il ritornello di quella canzone, ma gira il mondo e manda cartoline piene di informazioni che invitano a scoprire nuove opportunità interessanti.
E il consulente contro emozionale, che sta fra voi e la finanza, oltre a quanto vi ho più volte raccontato che fa, vi avvisa “quando c’è posta”. A proposito … mi sono arrivate interessanti cartoline in questo periodo. Curiosi di sapere da dove? Chiamatemi.
Sante