Sante con questo virus che si fa?

Si VENDE o si COMPRA?

Domande che in tanti in questi giorni mi fanno dopo il pesante crollo delle borse mondiali in seguito al panico diffuso dal CORONAVIRUS.

A chi mi fa queste domande personalmente rispondo sempre in modo puntuale e personalizzato. Non è però possibile rispondere in modo secco e univoco per tutti perché sarebbe un suggerimento fine a se stesso dato che ogni persona ha investimenti diversi, storie diverse, sensibilità diverse.

Capita che certi allarmi sui mercati provochino discese insensate, quelle di cui vi parlo di frequente. Ripeto allora che in momenti di allarme annunciato può essere sbagliato sia vendere che comprare. 

Meglio attendere che il mercato si assesti.

Se non hai investimenti aspetta. Se hai investimenti aspetta. O meglio, se hai strumenti o consulenti per leggere il mercato nelle sue pieghe puoi anche trovare OPPORTUNITÀ di investimento interessanti in settori che calano oggi per motivi irrazionali, ma che sono destinati al rialzo appena si tornerà alla normalità … che poi è quanto succederà per forza di cose perché sia la natura che i mercati hanno una cosa in comune: tendono sempre a bilanciare i propri alti e bassi.

Provo a darvi anche una risposta più tecnica:

cosa è successo di particolare in Italia rispetto alla Cina? Perché la borsa italiana perde sempre di più delle altre?

Il governo cinese ha gestito la situazione INFORMANDO la popolazione per evitare di disseminare il panico e salvaguardare la macchina economica e lo stato di salute dei cittadini. In Italia invece il Coronavirus si è trasformato in un super caso mediatico e politico. Giornalisti, testate e tg, pensando di fare solo il loro mestiere hanno in realtà hanno provocato essi stessi il contagio del sentimento della paura irrazionale.

La POLITICA impreparata, per dimostrare di avere a cuore la salute dei cittadini diffonde messaggi in modo disordinato avendo anche il problema di dover risultare credibile a chi non l’ha votata.

Risultato?

L’assalto ai supermercati, la “chiusura delle frontiere”, vari blocchi e tutti barricati in casa. Se le borse fossero popolate da chi va al supermercato per fare scorte immotivate sarebbe un disastro. Chi oggi fa razzie sugli scaffali in realtà toglie liquidità a sé per fornirla al mercato che di questo in realtà gode. Per questo chi ha investimenti già fatti vedrà benefici nel medio lungo periodo.

Ma la domanda era “allora Sante, che si fa?” 

Oggettivamente poco è cambiato dalla settimana scorsa in termini economici. È cambiata solo la percezione del rischio di un virus che sembrava geograficamente molto distante e che oggi è qui vicino.

Ora il FOCUS dei mercati è molto orientato sull’impatto economico del virus che dipenderà da come proseguirà la gestione complessiva. Ma la situazione rientrerà e i mercati si riprenderanno come hanno sempre fatto nella loro storia. Potrei dire che è quasi un automatismo periodico.

E, mentre nulla potrei dirvi sugli sviluppi della situazione sanitaria in cui però confido con forte ottimismo, posso però anticipare che nelle prossime settimane si creeranno buone opportunità di ingresso per tutti i ritardatari che non hanno usufruito del grande rialzo dei mercati nel 2019.

Chiamatemi o scrivetemi. Io ci sono sempre.

Sante