Capita che siano i clienti a darmi lo spunto per il tema su cui impostare i miei POST.

È accaduto anche l’altro giorno con una cliente.

Avendo ricevuto un’eredità e avendo la fortuna di non aver bisogno urgente di quel denaro, si interrogava su quale sarebbe stato il modo migliore di impiegarla dato che il suo istinto genitoriale la spingeva a pensare al FUTURO dei figli. Ma non sapendo da che parte cominciare per dare concretezza a questo pensiero si è rivolta a me per pormi la questione.

E lei stessa ha scelto di chiamarmi principalmente per ben tre motivi che mi hanno fatto anche molto piacere al punto che li condivido in questo post.

Il primo motivo è stato la fiducia, per la quale le sono riconoscente anche perché, senza peccare di modestia, credo di poter dire di meritarmela.

Il secondo motivo è stato determinato dal fatto che il mio approccio contro emozionale le ha consentito di considerarmi sia come professionista sia come persona attenta alle emozioni da governare quando si tratta di gestire il denaro in presenza di una spinta … emotiva appunto.

Il terzo motivo mi ha piacevolmente stupito e sorpreso perché appartiene ad un pensiero particolarmente profondo e intimo: lei infatti mi ha fatto notare che dava per scontato che, avendo io 4 figli e facendo il lavoro che faccio, certamente avevo già costruito per loro (i miei figli) un piano di investimenti del mio capitale. E mi ha detto: “E chi meglio di te potrebbe consigliarmi come fare una scelta per il futuro dei miei figli?” dando così per scontato che quello che lei cercava di fare al meglio io lo avevo già fatto.

Tre motivi consequenziali, definibili quasi da manuale di analisi delle opportunità, ma fatte invece istintivamente da un genitore che ha collegato le sue personali conoscenze in modo razionale, ma accorgendosi anche di essere in presenza di una potenziale presenza di EMOTIVITA’ e quindi di rischio di fare scelte non sufficientemente ragionate.

Beh! devo dire che la mia cliente è certo una cliente molto particolare. Direi addirittura perfetta. Che se non fosse vera l’avrei potuta raccontare come vera per descrivervi un esempio ideale. E invece esiste.

Resta il fatto che la mia cliente aveva ragione ed entrando con l’intuito nella parte più intima del mio essere genitore e anche consulente finanziario (contro emozionale), mi ha fatto riflettere su un valore aggiunto che prima d’oggi non avevo mai pensato di sottoporvi come riflessione da fare.

Non avevo infatti mai pensato di raccontarvi che, da tempo, per i miei figli ho fatto un piano di investimento sul quale ho messo il solito impegno che metto quando lo faccio per i miei clienti … e non potrei negare che, quando l’ho fatto, il pensiero che fosse per i miei figli mi ha reso ancor più concentrato del mio solito.

Insomma, complice quella mia cliente (che ringrazio ancora), sono qui a dirvi che se fossi in voi un pensiero per il futuro dei figli lo farei … e che, nel caso mi stimiate, posso mettervi a disposizione il mio impegno. Non ci avevo mai pensato così seriamente come oggi.

Se ci pensate anche voi io sono qui.

Sante