Chi mi segue da tempo, sa che ho una particolare simpatia per l’uso delle METAFORE.

Motivo per cui seguo più volentieri chi le usa in modo chiaro e io stesso preferisco adoperarle per spiegare quei concetti della finanza che altrimenti suonerebbero troppo poco logici o poco chiari a chi non opera in finanza per “mestiere”.

In uno dei primi miei articoli pubblicati, per esempio, usavo la metafora dell’agricoltura per spiegare quanto sia importante conoscere la qualità e le caratteristiche di crescita e maturazione di ciò che si semina (se vi va di rileggerlo ecco il link La natura della finanza).

Oggi, notando che in molti tendono a dirmi che sarebbero interessati a investire su ASSET finanziari di cui sentono e leggono quotidianamente notizie eccezionali di crescita continua, trovo sia utile tornare a usare una metafora ambientata nella natura per spiegare la differenza, neppure tanto sottile, fra lo scegliere un investimento su un asset maturo o su uno acerbo.

Cosa fareste voi se, in assenza di un consulente finanziario, vi trovaste a scegliere di investire su un’azienda florida (o che appare tale) o su una di cui si sono appena visti i primi passi o di cui non avete molte informazioni? 

Non voglio influenzarvi con un’indicazione toppo rigida.

Preferisco farvi riflettere. 

Ed ecco la metafora.

Davanti ad un bocciolo e ad un fiore sbocciato viene abbastanza spontaneo scegliere il fiore già aperto. Lo si fa perché quello che vediamo è già una fonte di soddisfazione, mentre un bocciolo tende a farci pensare: come sarà una volta sbocciato? Che fiore sarà e di colore sarà? Sboccerà? Mi piacerà?

In altre PAROLE tendiamo a lasciarci trasportare dall’emozione che ci provoca un dato di fatto tangibile in quel momento. Ma non riflettiamo abbastanza su quanto potrebbe durare un “fiore già aperto”.

Il mio compito di consulente contro-emozionale, davanti a queste situazioni, viene in soccorso soprattutto perché, restando nella metafora, se devo occuparmi di fiori, studio tutta la flora conosciuta e valuto quale farti scegliere in relazione a fattori che vanno molto oltre quelli puramente di apparenza.

C’è fiore e fiore. E ogni fiore, ogni investimento quindi, ha un percorso di vita diverso. Esigenze diverse.

E quindi, soprattutto, ti aiuto a scegliere il fiore più coerente con il tuo obiettivo: vuoi che duri molto? Vuoi regalarlo? Vuoi vederlo crescere? Vuoi che duri a lungo? Vuoi che non sia troppo delicato da gestire?… Ogni obiettivo determinerà una scelta diversa. Ma perché questa sia consapevole, responsabile e soddisfacente non potrà basarsi solo sul “colpo d’occhio”.

Se mi dici che ti piacerebbe comprare una rosa io ti chiederò perché. Ne parleremo e parleremo soprattutto di te e dei tuoi obiettivi. 

E insieme scopriremo se è davvero la rosa il fiore che fa per te, perché potresti scoprire che invece è una margherita.

Se invece dovessi scoprire che è davvero la rosa il fiore (l’investimento) che fa per te, potrei suggerirti di prenderne una non ancora sbocciata… il tuo investimento durerà di più e lo vedrai sbocciare.

Ma non ti dovrai stupire se oltre a quel bocciolo cercherò di farti prendere anche qualche altra pianta… e la chiameremo DIVERSIFICAZIONE.

Sante