Sono 15 anni che i mercati finanziari mi vedono ATTIVO come consulente per i miei clienti.

E farlo in questo settore significa scegliere di mettersi come fra l’incudine e il martello.

Dove l’incudine è il mercato finanziario -con tutta la sua forza e durezza- e i clienti che in questa metafora rappresentano il martello –non me ne vogliano- che cerca di ottenere dal mio operato una legittima forma di UTILITÀ.

E dai e dai, anche se non sono fatto di ferro, ho assunto una precisa forma di maturità, una certa capacità di assorbire i colpi senza darli a vedere.

Amando il mio lavoro ho trasformato le diverse sollecitazioni, cui chi fa il mio lavoro è sottoposto, in una forma d’arte contemporanea per gestire due entità che, non so se ve ne siete mai resi conto, chiedono entrambe risultati positivi. Né il mercato, né gli investitori accettano di poter perdere.

Ed è proprio grazie a queste continue legittime e prevedibili pressioni che, nel tempo, ho potuto formulare delle REGOLE che sono ormai diventate parte di me.

Regole che aiutano a sostenere la freddezza necessaria a chi fa il mio lavoro, ma che mi consentono anche di mantenere intatta la mia sensibilità di persona a garanzia di chi – come i miei clienti o i miei colleghi- ha con me un rapporto personale, professionale o commerciale.

Regole che ho trascritto in un quadernetto … una specie di libretto delle istruzioni, una sorta di check list, che anno dopo anno mi sono creato grazie al mercato e ai miei clienti.

Una lista di controllo che minimizza gli errori, riduce i tempi di reazione e il senso di panico tipico di quando è necessario prendere decisioni in poco tempo, soprattutto quando le pressioni rischiano di mandarti in tilt… Un elenco di cose da fare, verificare ed eseguire in una determinata sequenza per compiere una specifica attività. In altri settori li chiamano libretti di istruzioni, ma nel settore dei mercati finanziari la lista di controllo non si trova facilmente. Bisogna farsela con l’esperienza.

E io me la sono fatta nel tempo.

È indispensabile, soprattutto quando i mercati scendono, perché le istruzioni in questo libretto servono soprattutto per non incorrere in errori madornali che le pressioni -a volte poco razionali- portano a fare.

Sono istruzioni che molti tengono per sé, ma la mia natura mi porta a volerle condividere con voi. Non tutte per ora … quelle di base

1. non dare spazio alle emozioni quando investi.

2. se i mercati scendono non guardare il monitor, fai altro (io vado in collina)

3. pensa che dopo un crollo c’è sempre una risalita.

4. se stai perdendo non avere fretta di recuperare e non guardare tutti i giorni i tuoi investimenti

5. prima di investire ragiona sempre sull’opzione B per essere sempre preparato, ossia rispondi alla domanda “Cosa faccio se i mercati scendono?”

6. non ti affezionare ad un titolo azionario

7. se un ramo (titolo azionario) è secco, taglialo

8. vendi e pentiti (perché se hai venduto per ingordigia potresti vedere che un secondo dopo avresti guadagnato di più)

… e così via …

In questo mio libretto ci sono condensati anni di lavoro e se volete conoscerne “i segreti”, se avete un dubbio o una richiesta particolare sapete che sono sempre a disposizione per affiancarvi.

Vi aspetto.