Dal punto di vista finanziario grattacieli e monolocali sono diversi solo per le loro dimensioni e rappresentano, sia gli uni che gli altri, con le dovute proporzioni,  opportunità di investimento.
Ovvio che varia il CAPITALE necessario per investire in entrambi.
Per acquistare un monacale non servono grandi cifre, il discorso cambia (e di molto) nel caso in cui volessimo acquistare un grattacielo.
Ma perché oggi vi parlo di questo argomento?
Non sono ovviamente di colpo diventato un agente immobiliare.
Attraverso questo paragone vorrei farvi riflettere su un aspetto della finanza.

La proporzione che esiste tra grattacieli e monolocali è simile a quella che caratterizza gli interessi della finanza e interessi del singolo investitore.

Ogni persona che non sia, di suo, detentrice di grandi capitali, punta a collocare le proprie risorse in quelle OPPORTUNITÀ che si presentano sul mercato, che tuttavia sono spesso tipicamente scelte anche da altri investitori che condividono più o meno consapevolmente “la stessa torta” ognuno per la sua fetta.
Torte sulle quali si investe in tanti perché (tranne il caso di chi ha grandi capitali di suo) da soli i singoli investitori non potrebbero godere delle RENDITE che un grattacielo consente di condividere.

Un grattacielo è quindi la tipica torta utilizzabile per un esempio finanziario:
si tratta di un BENE  spezzettabile solo finanziariamente che nell’insieme è però un bene “importante” per la finanza perché consente di creare un aggregato di investitori con i quali avere un rapporto senza disperdere energie in tanti monolocali dislocati qua e là.

L’esempio dei fondi comuni di investimento può chiarire meglio il concetto perché rappresentano uno strumento finanziario che attraverso i capitali che riceve dai singoli investitori può permettersi di sfruttare una CAPACITÀ DI SPESA che un investitore non sarebbe mai in grado di avere singolarmente.
Ma se un investitore è interessato a investire su qualcosa di particolare, come ad esempio un monolocale che non faccia parte del grattacielo, è sempre considerato certo un investitore, ma agli occhi della finanza è visto con minor interesse perché necessita di essere maggiormente seguito con un dispendio di energie molto elevato e poco remunerativo rispetto ai benefici derivanti dalla gestione di un bene aggregante e molto più grande.
Resta che il singolo investitore può sempre scegliere di chiedere di venire indirizzato non verso torte da condividere, ma verso “tortini” a lui congeniali e possibilmente esclusivi e non condivisi.
Tortini che ci sono e sono anche numerosi, ma sono poco comunicati dalla FINANZA per i motivi che ho appena descritto a grandi linee.
C’è comunque da dire che pro e contro ci sono sia da una parte che dall’altra.
Su un grattacielo condiviso oneri e onori si condividono, su un monolocale ci si trova da soli … e può essere un vantaggio, ma anche un incubo.

Ma non va dimenticato che anche nella finanza la differenza la fanno le PERSONE che se ne occupano

 

E c’è quindi finanza e finanza.

Se non siete abbastanza scaltri potreste trovare personaggi che vi fanno investire in un grattacielo che sta crollando o in un monolocale inesistente.
Qualcosa su come selezionare le persone cui affidarvi ve l’ho in qualche modo suggerito in un post precedente che se volete potete ritrovare a questo link COME POSSO SCEGLIERE UN CONSULENTE FINANZIARIO?
Un altro modo per destreggiarvi nella finanza resta sempre quello di chiamarmi.
Vi aspetto con spirito controemozionale come sempre.
Sante